Contenuto pagina
Mediateca Montanari e Biblioteca Federiciana

STORIE DI MARCA

Voci e immagini delle Marche letterarie contemporanee

II^ edizione dal 23 settembre al 16 dicembre 2016.

PROGRAMMA


Chi mi ha ucciso?

Venerdì 23 settembre 2016 - ore 18.00

Presentazione-spettacolo del romanzo di Giancarlo Trapanese (giornalista e scrittore)

Diciannove personaggi, uomini e donne, di età e provenienza diverse, si ritrovano in una misteriosa villa settecentesca, situata in un luogo indefinito; sono stati invitati a trascorrervi un breve soggiorno da un chimerico personaggio: “L’Autore”. Nessuno di loro è riuscito a rifiutare l’invito, pur non conoscendone il motivo. Ma prima della cena rivelatrice di verità annunciate, in un clima ai confini della realtà, un delitto oscuro sconvolge le esistenze di tutti e provoca drammatici interrogativi. Saranno il maresciallo Luigi Braschi  e il suo amico giornalista Giorgio Catanese a condurre le indagini, mentre gli altri personaggi intrecciano trame d’amore e di risentimento: una lotta per la verità, che porta alla consapevolezza dell’inconsistenza e della mancanza di senso di ogni rigida distinzione tra realtà e irrealtà, e in generale tra piani dimensionali diversi (la villa stessa sembra essere una sorta di “stargate” tra universi paralleli).

Giancarlo Trapanese (Ancona 1954) giornalista, scrittore, vice capo redattore della sede Rai per le Marche, professore a contratto di Teoria e tecnica del linguaggio radiotelevisivo presso Scienza della Comunicazione - Università di Macerata (dal 2008 al 2011). Dal 2011 al 2012 professore a contratto del Laboratorio di Comunicazione scritta - Scienza della Comunicazione Università di Macerata.
Ha pubblicato, tra gli altri: Se son fiori (2005), Luna traversa (2006), Da quanto tempo (2007), Sirena senza coda (2009), Quella volta che... (2010), Ascoltami (2010), Madre vendetta (2012), La giusta scelta (2013). Sposato con due figli vive tra Numana ed Ancona.

 

 

Convivio in versi

Venerdì 21 ottobre 2016 - ore 18.00 

Presentazione di Lorenzo Spurio (critico, letterario, poeta)
Intervento sull'opera "Bord e àcin" del fanese Giulio Grimaldi di Stefano Bardi (collaboratore rivista di letteratura "Euterpe")
Letture dei poeti Elvio Angeletti, Franco Patonico, Valtero Curzi, Daniela Gregorini, Rossana Guerra, Andrea Pergolini, Lella De Marchi, Laura Corraducci, Sonia Pedini, Pietro Talevi, Michela Tombi, Augusta Tomassini.
Intermezzi musicali di Lorenzo Salucci (chitarra)

Un'antologia di poeti regionali presuppone da una parte un fascino incondizionato verso la lettura, l'analisi e lo studio della poesia (e spesso di testi poco noti, ma non di scarso valore) e dall'altra un grande amore per la superficie geografica sulla quale si è deciso di focalizzarsi, in questo caso le Marche, dove sono nato e vivo. [...]
Dal poeta che è anche fine critico e si è occupato di storia della letteratura e che s'identifica con la cultura accademica, al poeta di provincia, delle piccole realtà comunali dove è anima populi e colora la toponomastica con i suoi versi scanzonati e domestici, al poeta-marinaio dei tanti piccoli porti del nostro litorale che 'crea' in comunione con le acque negli squarci di riposo dalle ore di lavoro, sino al poeta contadino delle variegate valli che occupano la Regione, in quel colloquio intimo e serrato con la terra che cela un canto di meraviglia.

Lorenzo Spurio (Jesi, 1985) si è laureato in Lingue e Letterature Moderne all’Università degli Studi di Perugia. Per la poesia ha pubblicato Neoplasie civili (2014) e Le acque depresse (2016). Ha curato varie antologie tra cui Risvegli: il pensiero e la coscienza. Tracciati lirici di impegno civile (2015). Per la narrativa ha pubblicato le raccolte di racconti Ritorno ad Ancona e altre storie (2012), La cucina arancione (2013) e L’opossum nell’armadio (2015). Quale critico si è occupato prevalentemente di letteratura straniera con una serie di saggi in volume sull’autore anglosassone Ian McEwan dedicando altresì uno studio sulla poesia italiana contemporanea: La parola di seta. Interviste ai poeti d’oggi (2015).
Nel 2011 ha fondato la rivista online di letteratura «Euterpe», un aperiodico tematico di letteratura al quale collaborano poeti e scrittori da ogni parte d’Italia e con il quale organizza eventi culturali.
È Presidente del Premio Nazionale di Poesia “L’arte in versi” di Jesi e Presidente di Giuria nei premi letterari “Città di Fermo” e “Città di Porto Recanati”.

 

 

Come queste Marche

Venerdì 11 novembre 2016 - ore 18.00

Presentazione del libro di Alfredo Bussi (promotore territoriale) e Nicoletta Tagliabracci (ambasciatrice territoriale dell'enograstronomia)

Seguirà degustazione di prodotti tipici marchigiani.

Come queste Marche è un libro dedicato alle Marche scritto da Alfredo Bussi, promotore territoriale. Una riflessione partecipe sul valore di una terra poetica e concreta che parla di umanesimo e bellezza. Un omaggio alla marchigianità, al significato e al senso di vivere “qui e ora”, un luogo del mondo ricco di idealismo che indica una strada a tutti coloro che sono alla ricerca del meglio esistenziale.
Il valore della contemplazione dei luoghi, la centralità degli archetipi urbanistici come piazze e borghi, la dimensione umanistica dell’ esistenza, il rapporto tra bellezza e psicologia del territorio, il senso mediterraneo del vivere, i sapori simbolo di autenticità, la “comprensione” come modo di pensare una terra, sono gli estremi di questo “viaggio interiore” nelle Marche. Dalla provincia di Pesaro e Urbino a quella di Ascoli Piceno, dalla costa ai monti, un invito ad amarla nella sua bellezza e a viverla con consapevolezza intellettuale nei suoi valori.
L' opera contiene anche una appendice turistica con la segnalazione di 11 itinerari vacanzieri accompagnati da una esposizione itinerante enogastronomica proposta da Nicoletta Tagliabracci, ambasciatrice territoriale dell' enogastronomia.

Alfredo Bussi, marchigiano, è un libero professionista specializzato nel settore della promozione territoriale, qualificato presso l’ Università degli Studi di Urbino in “Comunicazione e Immagine Turistica - Ambasciatore Territoriale dell’ Enogastronomia”. Svolge la professione nelle Marche occupandosi principalmente di progettazione e organizzazione di eventi a carattere promozionale dedicati alla cultura, all’arte e all’ enogastronomia territoriale. Sostenitore della poliedricità dei contenuti offerti da un luogo, è fautore di manifestazioni ricche di elementi diversificati che sappiano rappresentare compiutamente la ricchezza di una terra. Ideatore delle serate itineranti “Umanesimo del Gusto”, ha con esse contribuito alla riscoperta dei luoghi danteschi marchigiani, operazione questa con intenti promozionali nell’ ambito del turismo di motivazione. Progettista di itinerari, la “Vacanza Umanistica” da lui ideata è stata la prima a convogliare nelle Marche la tipologia dei Club di Prodotto e delle Strade dei vini, unendo il turismo culturale a quello enogastronomico in un percorso che si snoda in tutta la provincia di Pesaro e Urbino. Nel campo specialistico della promozione enogastronomica è organizzatore di eventi dedicati all’ approccio “cognitivo” della degustazione, attraverso la conoscenza dei prodotti tipici presentati in contesti di grande attrattiva e piacevolezza, il tutto sempre accompagnato da elementi di spessore culturale e artistico al fine di valorizzare e stimolare tutte le forme estetiche del fruitore. È inoltre tra i fondatori dell’ Associazione Culturale Kairós, associazione no profit di cui è Vice Presidente, la quale si occupa di promozione territoriale ed enogastronomica marchigiana con l’ intento di incentivare la conoscenza dei contenuti regionali a scopi umanistici.

Nicoletta Tagliabracci, libera professionista, membro dell'Associazione Culturale Kairòs.

 

 

Le sette porte del cuore

Venerdì 16 dicembre 2016 - ore 18.00

Presentazione del libro di Anna Rita Cinaglia (scrittrice)

Un thriller, una storia d'amore, di fede e di coraggio, nella cornice delle meravigliose città marchigiane, da scoprire ed amare.
Giulia Masci, bella quarantenne viticoltrice del Piceno, durante la ristrutturazione del casale di famiglia, ubicato ad Offida, ritrova in una nicchia uno scrigno contenente la mappa della Regione Marche, che reca la scritta latina "Pete numerum in poetae signo, in civitate quae lucem non videt invenies tuam viam".
Con l'aiuto dell'amica Ginevra, Giulia inizia la ricerca del segno del poeta e, grazie a una fortunata coincidenza, individua nell'Infinito di Giacomo Leopardi il simbolo da cercare. Gli eventi trasformeranno la bella Giulia in una sorta di detective, che va alla ricerca nelle Marche sotterranee dei segni e dei relativi numeri che la metteranno sulla strada del "Dono perduto", che era a repentaglio nella ritirata dei tedeschi durante la Seconda Guerra Mondiale.

Copyright © 2024 Mediateca Montanari e Biblioteca Federiciana - Gestito con Docweb [id] - Privacy Policy