In occasione del Giorno della Memoria, una riflessione sulla memoria del crimine genocidario nel XX secolo
Venerdì 26 gennaio 2018 - ore 18.00
Incontro con Guido Pisi, fondazione Villa Emma
Se il campo di sterminio è stato il luogo del male radicale svelando gli aspetti peggiori dell'uomo, alcuni individui hanno dimostrato che è comunque possibile resistere al male senza ritenersi per questo un'incarnazione del bene.
Ma quale eredità ci lascia il “secolo di tenebra” appena concluso? Dopo Auschwitz ha ancora senso sperare nella «possibilità umana di dare una priorità all'altro rispetto a sé»? E il ricordo di quel passato ci serve ancora oggi per vivere oppure è ormai divenuto una memoria sterile?
Forse per dare risposta a questi interrogativi dovremmo ripartire dalle parole di Primo Levi: «l'essenziale è di capire e di fare capire. Di cercare, precisamente, di demistificare la rappresentazione manichea del mondo in bianco e nero».
Guido Pisi, docente di italiano e storia, vive a Parma dove ha diretto l'Istituto storico della Resistenza e dell'età contemporanea. Si occcupa di formazione e di ricerca, con particolare attenzione agli anni della Seconda guerra mondiale e al dopoguerra.
Il 27 gennaio incontro di Guido Pisi con gli studenti degli istituti superiori di Fano alle ore 9.00 nella Sala Verdi del Teatro della Fortuna.